La posa della pietra naturale è un processo che richiede estrema attenzione e cura. Esistono, infatti, diverse tipologie di materiali che reagiscono in maniera diversa agli agenti fisici e chimici.
Ma quali accortezze bisogna avere per la buona riuscita del lavoro? Quali parametri è bene seguire per un risultato soddisfacente, che sia duraturo nel corso tempo?
Tipologie di materiali
I materiali lapidei sono suddivisi in quattro grandi famiglie: Marmi, Graniti, Travertini e Pietre naturali. Questi non possiedono tutti le stesse caratteristiche fisiche e chimiche e per questo necessitano di particolari accortezze al momento della posa.
In particolare è bene tenere in considerazione il comportamento di ogni pietra dal punto di vista della resistenza meccanica a compressione, abrasione, dell’assorbimento dell’acqua e della sua lavorabilità.
Valutazione dei parametri di posa
Prima di attuare la posa di qualsiasi materiale è bene fare un’analisi approfondita di tutti i parametri che concorrono all’opera da realizzare. La scelta del materiale, le finiture superficiali, gli allineamenti e la natura dei supporti e dei sottofondi sono solo alcuni degli elementi da tenere in considerazione.
Ogni materiale ha infinite possibilità di applicazione: pareti, pavimentazioni, scale, top cucina e piatti doccia. A seconda della destinazione d’uso i tagli e gli spessori vengono gestiti in modo diverso.
È bene ricordare che ogni pietra è unica e non si troverà mai un blocco uguale ad un altro. Per questo motivo è bene disporre le varie lastre cercando di creare uno spazio armonico.
Altro aspetto importante da non sottovalutare è quello funzionale. Sapere come e con cosa posare è fondamentale per ottenere un risultato ottimale e, soprattutto, duraturo nel corso del tempo.
Tre aspetti da non sottovalutare durante la posa della pietra naturale
L’assorbimento dell’acqua, la stabilità dimensionale e la scelta del sistema di messa in opera sono tre aspetti fondamentali da non sottovalutare al momento della posa del materiale.
- Attenzione all’umidità: alcuni materiali sono molto sensibili al contatto con l’acqua, che può provocare macchie e aloni di vario genere. Questi possono essere causati principalmente da un sottofondo non perfettamente asciutto o dalla mancanza di un’adeguata barriera al vapore.
- Prova di stabilità dimensionale: è un vero e proprio test che valuta il comportamento del materiale a contatto con l’acqua presente nell’adesivo usato per la posa. A seguito di questo test ci sono materiali che si deformano e altri che non subiscono variazioni, decretando la natura della pietra e la soluzione migliore da adottare.
- Sistema di posa: a seguito della prova di stabilità si definisce la natura del materiale.
Se il materiale lapideo è dimensionalmente stabile (deformazione inferiore a 0,3 mm), si può ricorrere un sistema di posa a presa normale, se il materiale è invece instabile (con deformazione tra 0,3 e 0,6 mm) occorre invece optare per un sistema di posa rapido. In questo ultimo caso l’acqua presente nell’adesivo viene rapidamente consumata dal legante cementizio evitando l’assorbimento diretto da parte della pietra
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