Pietra trentina: le diverse tipologie

24 Giugno 2022

“Ogni pietra ha un cuore che batte”. La pietra trentina ornamentale rappresenta un prezioso materiale malleabile con proprietà uniche nel suo genere. Ne esistono diverse tipologie a seconda della zona di estrazione. Scopriamo assieme quali sono!

Le principali zone di estrazione della pietra trentina

In Provincia di Trento vi è la cava a Villamontagna, sulle colline di Trento,dove viene estratto il Rosso e Verdello di Trento.
In passato veniva estratto il “giallo Mori” appunto nel comune di Mori e Il “rosso e verdello di Terlago” nel comune di Terlago.
In Provincia di Bolzano trova la sua origine estrattiva principalmente a Lasa, in Val Venosta, Il marmo bianco di Lasa.

Caratteristiche e curiosità delle diverse tipologie di marmo

Il marmo altoatesino bianco Lasa viene inserito nella lista dei marmi più richiesti al mondo, a fianco del bianco di Carrara, ormai celebre in tutto il mondo.
Il Lasa è considerato il marmo più puro d’Europa e veniva utilizzato già nell’antichità dai Romani per le pietre miliari lungo la Via Claudia Augusta. Il suo ruolo d’eccellenza venne però dimenticato e poi riacquisto solo alla fine del 1800.
Se in passato il marmo veniva utilizzato soprattutto per scopi artistici e per sculture, oggi l’impiego è prevalentemente nel settore dell’arredamento e edilizia
Il marmo Lasa si presenta sia con fondo bianco sia con fondo bianco-avorio e con struttura cristallina di tipo saccaroide oppure con delle venature color nero, grigio, oro.

Il rosso di Trento rientra nella famiglia del Rosso Ammonitico Veronese. Questo marmo ha la particolarità di essere la pietra naturale con cui la città di Trento venne costruita fin dall’età romana. È facile, infatti, riconoscerlo nelle decorazioni, nella pavimentazione di strade e piazze, nelle finestre e nei portali del capoluogo.

Il verdello di Trento appartiene alla stessa famiglia del Rosso di Trento ed è un materiale dalla colorazione particolare, con fondo bianco e sfumature che vanno dal giallo chiaro al verde, fino ai toni del grigio. Questo marmo è stato da sempre utilizzato per il rivestimento di diversi palazzi storici come la Chiesa del Suffragio e il Palazzo Tabarelli di Trento e viene utilizzato anche come rivestimento di scale di palazzi storici.

Infine, il giallo di Mori è un marmo dal colore giallo che presenta macchie grigie e fiamme sui toni del viola chiaro. Venne utilizzato principalmente per pavimentazione e rivestimenti interni ed esterni e nelle chiese.

giallo di mori

Non solo marmo: altre pietre della zona di Trento

Oltre al marmo, nella zona del Trentino sono presenti altre svariate tipologie di pietre naturali:

  • la Tonalite o granito dell’Adamello è un materiale proveniente dalla cava Pedretti situata in Val Genova in provincia di Trento. Il suo colore bianco e nero (sale e pepe) e le sue caratteristiche tecniche la rendono una roccia ideale per applicazioni in campo edile ed ornamentali;
  • il granito rosa di Predazzo è un granito di colore roseo e si tratta di un materiale costituito da vero e proprio magma cristallizzato in camere magmatiche situate all’interno della crosta terrestre. Viene utilizzato per tutte le applicazioni edilizie interne ed esterne ed il suo impiego è diffuso in modo particolare nella zona di Predazzo e in alcune opere del capoluogo trentino, come il monumento a Dante e quello a De Gasperi, in Piazza Venezia;
  • il porfido Trentino dai colori che vanno dal grigio scuro al grigio azzurro, fino al rosso vivo.È un materiale che si adatta a diversi tipi di impieghi.

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