Parola d’ordine: quiete e raffinatezza!
Il colore verde, emblema del marmo serpentino, è un potente alleato di chi desidera trasmettere lucentezza, calma ed eleganza nei propri ambienti indoor e outdoor.
Le caratteristiche cromatiche delle pietre verdi sono famose per la loro capacità intrinseca di richiamare nelle mente di chi le osserva atmosfere rilassate. Il marmo serpentino rappresenta inoltre un elemento di design dalla bellezza ricercata e dal carattere elegante.
Marmo serpentino, una storia Made in Italy
Il nome “marmo serpentino” trova le sue origini nell’appartenenza morfologica. Il luogo in cui veniva estratta questa roccia era Figline, vicino a Prato in Toscana, e non è un caso che questa pietra sia anche conosciuta come “marmo verde di Prato”.
La collocazione geografica ha scandito anche la storia di questo materiale, ampiamente utilizzato nell’architettura romanica del centro Italia.
È possibile ammirarlo ad esempio a Firenze, all’esterno del battistero e nella facciata della Chiesa di Santa Maria Novella, e al Duomo di Prato.
Al di fuori dei confini nazionali, una delle applicazioni più note del marmo serpentino si trova a New York, negli spazi interni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Le caratteristiche del marmo serpentino
L’origine della parola spesso ci aiuta a comprenderne meglio il significato. Nel caso del marmo, ad esempio, il termine deriva dal greco antico Màrmaros e significa “pietra splendente”. Questo materiale è infatti capace di riflettere la luce in diversi modi, risultando limpido e traslucido.
Il marmo è composto in prevalenza da carbonato di calcio e si forma attraverso un processo metamorfico che avviene tra rocce sedimentarie, il calcare e la Dolomia.
Le diverse tonalità di colore che caratterizzano la pietra sono dovute alla presenza di impurità minerali come ad esempio l’argilla, il limo, la sabbia e gli ossidi di ferro. Durante i processi metamorfici queste impurità subiscono a loro volta un processo di ricristallizzazione, conferendo così alla roccia le venature tipiche che la contraddistinguono.
Nel caso specifico del marmo serpentino, è il colore verde a renderlo famoso in tutto il mondo, con la presenza di sfumature tendenti al grigio o al blu.
Le peculiarità cromatiche di questa pietra richiamano la natura e, di conseguenza, quella sensazione di equilibrio e benessere che si prova quando si è immersi per l’appunto nel verde.
Marmo serpentino: ispirazioni e utilizzo
Questa pietra viene particolarmente apprezzata nella variante lucida, che ne sprigiona la lucentezza e l’eleganza.
Nonostante la sua storia antica, il marmo serpentino non ha perso il suo fascino e continua a essere ancora oggi uno dei materiali più apprezzati in architettura, nel mondo del design, nell’arredamento e nella costruzione di edifici privati e pubblici.
Tra le sue applicazioni più frequenti troviamo il rivestimento di pavimenti, pareti o facciate, in particolare nelle cucine e nei bagni delle abitazioni.
Questo materiale si abbina spesso ad altri marmi dalle tonalità chiare o beige, in particolare negli elementi decorativi, come ad esempio i mosaici.
Il marmo serpentino si presta anche alla realizzazione di opere pubbliche, tra cui fondali stradali e ferroviari.
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